La mappa del rischio sismico in Italia
La Protezione Civile ha classificato il territorio italiano in base alle probabilità che si possano verificare terremoti in quella zona. Trattandosi di probabilità connesse al rischio sismico non vi sono certezza matematiche ma sicuramente sapere di abitare in un'area a rischio consente di avere maggiore consapevolezza e prepararsi all'eventualità anche informandosi a dovere o preparando un kit di emergenza.
Il rischio sismico in italia
Dalla mappa del rischio sismico in Italia pubblicata qui sotto è possibile fare alcune considerazioni con la doverosa premessa che l'Italia è una delle zone più colpite da terremoti nel Mediteranneo.
Rispetto alle regioni Italiane dalla mappa si evince che vi è un fattore di rischio più alto nel centro e nel sud Italia, in particolare la zona appenninica e la Sicilia. Altrettanto a rischio il confine a nord-est d'Italia dove il rischio è massimo. La Calabria ha tutti i comuni con sismicità media o elevata, così come il Friuli Venezia Giulia. Il 90% dei comuni di Basilicata, Marche, Sicilia e Molise sono a rischio terremoto medio o alto, mentre l'80% dei comuni di Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania sono classificati a rischio medio o alto. Le zone meno a rischio sono in settentrione, tra Torino e Milano, in Trentino Alto Adige tra Trento (esclusa) e Bolzano, in Liguria tra Savona e Genova e in Sardegna, isola felice nel vero senso della parola, almeno da un punto di visto di sismicità.
Il rischio di terremoto a Roma
Anche Roma, come tutta Italia, non è esente dal rischio di terremoti. La classificazione, stando a questa mappa che si basa su dati aggiornati al 2015, è di tipo 2A, 3A, 3B ovvero "possono verificarsi forti terremoti" per lo più rari. E' quindi opportuno che la popolazione sia informata e preparata ad affrontare l'eventualità, sia conoscendo il piano di protezione civile, sia conoscendo come comportarsi in caso di scossa di terremoto a Roma.